Oltre 100 persone hanno partecipato il 22 giugno 2006 a “Le cose cambiano le cose – Percorsi d’innovazione tra design e industria” workshop organizzato da LAB Design Touch in collaborazione con il Centro PATLIB della Camera di Commercio di Torino, che promuove la cultura brevettale e la tutela della proprietà intellettuale.
Dopo l'apertura dei lavori a cura di Alessandro Barberis, Presidente della Camera di Commercio di Torino, Cesare Catena e Maurizio Bazzano, co-fondatori di LAB Design Touch, sotto la regia di Daniele Pianciola, hanno illustrato i progetti materiaprima® e novaform®, realizzati grazie al coinvolgimento di aziende quali Buzzi Unicem, Ferrino, Stabilimenti Tessili Ozella e Industria Materie Plastiche Gallina.
I rappresentanti delle aziende coinvolte hanno manifestato grande soddisfazione e entusiasmo per i progetti realizzati dal LAB, auspicando una maggiore partecipazione delle aziende piemontesi.
materiaprima® è un progetto di ricerca che punta alla realizzazione di oggetti di design tramite l’utilizzo di materiale industriale di primo montaggio, di sue parti o semplicemente di materia prima, sfruttandone le caratteristiche ed esaltandone le proprietà tecnologiche.
novaform® prevede la creazione di elementi di design re-interpretando prodotti di serie, estendendone i campi d’impiego, destrutturandoli in semilavorati da cui materializzare altre idee.
“Le cose cambiano le cose – Percorsi d’innovazione tra design e industria” è un'iniziativa che nasce in prospettiva dell'evento "Torino Capitale Mondiale del Design 2008" e si propone come percorso formativo ed informativo sulle opportunità di innovazione e crescita offerte dall’utilizzo strategico del design da parte delle industrie piemontesi.
LAB Design Touch nasce nel 2004 da un’idea di Marcopolo srl, agenzia pubblicitaria di Torino e riceve l’immediato consenso di DeSide Studio sas e Graphic Center srl, agenzie di comunicazione della stessa città, che collaborano attivamente allo sviluppo del progetto.
L'obiettivo di LAB Design Touch è spingere il design nei settori che tradizionalmente investono poche risorse nella ricerca e nell’innovazione della forma, e dare nuova immagine a quelli che già se ne avvalgono, proponendo una “contaminazione” con altri settori e funzioni, anche apparentemente distanti.