La coltivazione mineraria
Le materie prime sono generalmente estratte con coltivazioni a cielo aperto e con tipologie di coltivazione mineraria che dipendono dalla topografia locale.
Esistono differenti tipologie di coltivazioni, a seconda che si estragga materia prima destinata alla produzione di cemento, oppure inerti per la produzione di calcestruzzo.
• COLTIVAZIONI DI MONTE (cemento)
Interessano i rilievi, presentano una tipica morfologia a gradoni e utilizzano piste e rampe di accesso per raggiungere il sito di lavorazione. Talvolta si presentano come un esteso pendio più dolce laddove la morfologia di partenza lo consenta.
Esempio di coltivazione a gradoni | Esempio di coltivazione a tesata unica |
Roaschia (CN) | Alonte (VI) |
• COLTIVAZIONI DI PIANURA (cemento)
Denominate coltivazioni a fossa, interessano quote inferiori al perimetro che delimita l’area in coltivazione.
Esempio di coltivazione a fossa (in fase di scavo) |
Augusta (SR) | Guidonia (RM) |
Coltivazione a fossa a ripristino ultimato |
Augusta (SR) | Tivoli (RM) |
• ESTRAZIONE DI INERTI E MATERIALI (SABBIE E GHIAIE) DESTINATI ALLA PRODUZIONE DEL CALCESTRUZZO
Avviene in cave di monte o in aree di pianura generalmente limitrofe ai corsi d’acqua, dove a seconda della tipologia di scavo la coltivazione potrà dar origine a specchi lacustri più o meno profondi con recupero ambientale di tipo naturalistico, o a superfici depresse rispetto al piano di campagna originario, ripristinate a uso agricolo.
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Ceretto (TO) | Sant'Albano Stura (CN) | |
Coltivazione in specchio lacustre di grande profondità |
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La coltivazione ha dato origine a un lago poco profondo con vegetazione adatta a vivere in ambienti sommersi |
Progettare l'attività estrattiva
L’individuazione del sito, la scelta delle tecnologie, i metodi di coltivazione e la progettazione del recupero ambientale sono affrontati in modo integrato, al fine di soddisfare i seguenti obiettivi:
• utilizzare al meglio un giacimento evitando l’apertura di nuovi siti limitrofi;
• garantire la compatibilità ambientale in tutte le fasi dell’attività estrattiva;
• studiare metodi e mezzi di scavo che agevolino le successive opere di ripristino;
• pianificare l’avanzamento per lotti di coltivazione per consentire un recupero ambientale contestuale all’attività estrattiva.