Elementi Navigazione

2003

Anche a Travesio certificazione UNI EN ISO 14001
14 novembre 2003

Anche a Travesio certificazione UNI EN ISO 14001

Lo scorso 30 ottobre, ICMQ ha rilasciato alla cementeria di Travesio (PN) la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001.
Travesio diventa così la terza cementeria del Gruppo in Italia a vantare questo riconoscimento ed è attualmente in attesa di ottenere anche la certificazione OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series) per la Sicurezza.

E' un ulteriore passo verso il completamento del Sistema di gestione integrata Ambiente e Sicurezza Buzzi Unicem e nel percorso di snellimento burocratico-amministrativo previsto dalla nuova legislazione europea, a conferma degli obiettivi societari di eco-efficienza ed eco-compatibilità.
La certificazione integrata, inoltre, riafferma l'interrelazione che necessariamente deve esistere tra Ambiente, Salute e Sicurezza dei lavoratori e permette di far riferimento ad un unico manuale di gestione ed a procedure comuni.

CDR-P, combustibile di qualità ecosostenibile
14 aprile 2003

CDR-P, combustibile di qualità ecosostenibile

Presentato lunedì 14 aprile il primo sistema integrato in Europa per la produzione di combustibile di qualità dai rifiuti solidi urbani, la cui prima applicazione pratica è in corso nella cementeria di Robilante.

Il CDR-P, Combustibile Derivato dai Rifiuti, ecosostenibile ed economicamente autosufficiente, è stato realizzato in collaborazione con la Provincia di Cuneo, l’Acsr, azienda che raccoglie (e prima avviava a discarica) i rifiuti di 54 comuni cuneesi e su progetto della Pirelli & C. Ambiente, che opera nel campo del recupero energetico e di materiali. Il cementificio di Robilante, a dodici chilometri da Cuneo, è il primo stabilimento ad utilizzare il nuovo combustibile alternativo in co-combustione con carbone o petcoke. Selezione, triturazione ed essiccazione della frazione secca dei rifiuti solidi urbani e assimilabili, successiva miscelazione con le componenti ad elevato potere calorifico (tra i quali pneumatici fuori uso, PFU e plastiche non clorurate) sono le fasi necessarie a trasformare il rifiuto in combustibile alternativo di qualità da utilizzare in impianti industriali esistenti, quindi non dedicati, quali i forni da cemento e le centrali termoelettriche.
Dall’impianto di produzione I.D.E.A. (Integrazione dell’Energia nell’Ambiente) Granda di Roccavione, nato come società consortile mista di collaborazione tra pubblico e privato, all’utilizzo in co-combustione nel bruciatore principale dei forni 2 e 3 di Robilante, il passo è breve e l’impatto ambientale nullo in quanto il CDR-P non rilascia polveri e/o odori. Assicurando costanza ed omogeneità di prodotto, basso contenuto di umidità e cloro ed un elevato potere calorifico rappresenta, inoltre, la soluzione più favorevole tra il conferimento in discarica e la termovalorizzazione.
Cinque anni di sperimentazione hanno portato alla creazione di questa opportunità di recupero energetico dei rifiuti che consente di limitare lo smaltimento in discarica ed il ricorso agli inceneritori, risolvendo il problema dello smaltimento dei rifiuti nel modo economicamente ed ambientalmente più conveniente per la collettività e che conferma l’impegno strategico del nostro Gruppo per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Buzzi Unicem, leader italiano nello sviluppo sostenibile del settore industriale
26 febbraio 2003

Buzzi Unicem, leader italiano nello sviluppo sostenibile del settore industriale

Il 26 febbraio scorso, presso l'Università Luiss di Roma, sono stati presentati i risultati dello studio di benchmarking della sostenibilità economica, ambientale e socio-etica condotto nel 2002 da SAM Research (Zurigo) e dalla Luiss su un campione di 75 società italiane quotate al Mib30, al Mibtel-Nuovo Mercato ed al Midex, messe a confronto con circa 600 imprese quotate al Dow Jones STOXX.
Buzzi Unicem è risultata in prima posizione tra le aziende del Settore Industriale nel campo dello "sviluppo sostenibile", con un livello di eccellenza pari al 52% contro un massimo europeo di BAA Plc (UK airport facilities) del 70%, ed un livello medio, rispettivamente, pari al 31% per le imprese italiane ed al 33% per le imprese europee dello stesso settore.
L'analisi, perseguendo il principio di "best-in-class", ha misurato la "triple bottom line" aziendale - ovvero la qualità economica, ambientale e sociale - con lo scopo di identificare le migliori società, in termini di sostenibilità, per ognuno dei dieci settori considerati. Il report di benchmarking ha evidenziato la leadership di Buzzi Unicem in termini sia di gestione che di performances ambientali.
La valutazione è stata eseguita secondo la metodologia utilizzata da SAM per il Dow Jones Sustainability Index (DJSI), il cui processo di analisi è certificato da PriceWaterhouseCoopers. Attualmente sono 38 le istituzioni finanziarie nel mondo che gestiscono fondi comuni di investimento ed altri prodotti finanziari per un volume di oltre 2,6 miliardi di euro, utilizzando i criteri dello DJSI nelle decisioni di investimento.

ISO 14001 ed OHSAS 18001 per Betonval
11 febbraio 2003

ISO 14001 ed OHSAS 18001 per Betonval

Le centrali di betonaggio site a Livorno, Settimello (FI) e Castelfiorentino (FI) facenti capo alla Betonval S.p.A. hanno ottenuto la certificazione ai sensi della UNI EN ISO 14001 ed OHSAS 18001. Questo obiettivo si aggiunge all'analogo riconoscimento conseguito dall'impianto Unical S.p.A. di Orbassano, che nel luglio 2001 fu il primo in Italia, nel settore della produzione di calcestruzzo preconfezionato, ad ottenere la certificazione integrata.

L'attestazione Ambiente e Sicurezza dei tre impianti di betonaggio è un riconoscimento prestigioso per i Capi Zona, i Capi Impianto e gli Operatori di centrale che, per giungere a questo risultato, hanno ratificato prassi operative consolidate da tempo e portato a termine un'autodiagnosi globale, supportata da un impianto logico-metodologico rigoroso e documentato.

Nel contempo, la certificazione integrata rappresenta una finestra spalancata sul nostro sistema di produzione, al fine di conoscerne e curarne le criticità e, non ultimo aspetto, è testimonianza del rispetto del nostro Gruppo verso la collettività e l'ambiente nel quale viviamo e produciamo.